Il Cilento
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Le escursioni nel Cilento
Oltre alla costa, il Cilento vanta un entroterra d’eccezione, popolato da numerosi paesini caratteristici disseminati tra le colline e lungo
i pendii delle montagne. Perla del territorio è Castellabate, un paesino medievale situato sulla cima di una collina, antica roccaforte contro
i Saraceni. Da qui si può godere di uno splendido panorama su Capri e il golfo di Salerno.
A pochi km da Castellabate si può visitare S. Marco, un pittoresco paese di pescatori caratterizzato da un porticciolo costruito sull’antico
porto greco i cui resti sono ancora oggi visibili.
In appena mezz’ora da San Marco si trova Paestum, uno dei siti archeologici greco-romani più importanti d’Italia. Paestum è famosa per i
suoi templi greci, riconosciuti come i templi dorici meglio conservati al mondo. Il tempio di Hera, chiamato anche tempio di Poseidone,
(Nettuno per i Romani) è uno dei più antichi e forse il più bello tra tutti i templi greci esistenti.
Templi di Paestum
Accanto al Tempio di Nettuno si
ergono altri due magnifici esempi di architettura greca in stile dorico: la Basilica di Hera e il Tempio di Cerere. Per gli appassionati
di storia antica e di archeologia, da non perdere la visita al Museo archeologico Nazionale, situato di fronte all’area archeologica, che
espone una collezione di reperti del periodo greco romano e lucano tra cui la famosa Tomba del Tuffatore risalente al 500 a.C.. E’ la
tomba più antica ritrovata a Paestum e uno dei pochi esemplari di pittura classica greco arcaica che rappresenta un tuffatore il cui salto
in una laghetto simboleggia il passaggio dalla vita all’aldilà.
Velia
Partendo da San Marco e proseguendo verso sud in 40 minuti si raggiunge Velia-Elea, antica città della Magna Grecia, anticamente sede della
scuola greca di Parmenide, che oggi conserva i resti del tempio greco del 5 secolo a. C. - su cui si erge la torre medievale di Sanseverino
e l’anfiteatro. Di particolare valore storico e architettonico è la “Porta Rosa” risalente al IV secolo a.C.
Sempre partendo da S Marco è possibile raggiungere le rinomate grotte di Pertosa e Castelcivita, già menzionate da Seneca nell’antichità.
Il percorso si snoda tra gallerie, pozzi, cunicoli e cavità in cui si ammirano le formazioni di stalattiti e stalagmiti le cui varie forme
e colori hanno dato vita a nomi quali la Sala del Coccodrillo, la stanza dei Limoni e la Cattedrale. I riflessi dell’acqua sulle rocce
e le spettacolari formazioni stalatto-stalagmitiche creano un’atmosfera magica e suggestiva.
Palinuro
Atra rinomata località è Palinuro, come Virgilio racconta nell’Eneide, Palinuro era il timoniere di Enea. Secondo la leggenda, durante
il lungo viaggio di ritorno da Troia verso l’Italia, il dio Nettuno permise alla flotta di Enea di salvarsi a patto che uno dell’equipaggio
si sacrificasse. La scelta cadde su Palinuro. Nettuno mandò Morfeo, il dio del Sonno che cercò di rapire Palinuro affinché abbandonasse il
timone. Palinuro lottò con tutte le sue forze ma alla fine Morfeo, bagnandolo con l’acqua del fiume Lete, lo fece addormentare e
poi lo gettò nel mare di fronte al promontorio che così ha preso il suo nome: Capo Palinuro.
Oggi Capo Palinuro è un promontorio che si allunga nel mare, le cui pareti rocciose continuano fino ad una profondità di 45/50 metri.
Lo sperone calcareo della scogliera è percorso da grotte formatesi dall’erosione causata nel tempo dal movimento dell’acqua: alcune
di esse sono tra le più evocative della costa cilentana, come la Grotta Azzurra, il Ribalto e la grotta del Buon dormire.
Grotta Azzurra, Capri
La Grotta azzurra è suggestiva quanto la ben più rinomata grotta di Capri ed è raggiungibile solo via mare. La luce del sole che filtra
al suo interno illumina le stalattiti, creando dei giochi di luce dal colore blu turchese, specialmente a mezzogiorno e al tramonto.
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